La fondazione della Comunità Evangelica Luterana di Roma risale ai primi anni dell’Ottocento, tuttavia la Chiesa venne realizzata tra il 1911 e il 1922, anno in cui è ufficialmente aperta al pubblico, su progetto di Franz Heinrich Schwechten, architetto di corte dell’Imperatore Guglielmo II di Prussia e Germania e autore della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino. La chiesa Evangelica Luterana di Roma viene annoverata come la prima in Europa per la bellezza e la particolarità dei mosaici che ne esaltano la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni, in un secolo, quale il ventesimo, vero e proprio simbolo dell’età contemporanea, ricco di grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali e religiose.
Il progetto
L’idea di base che ha coinvolto il Pastore della Chiesa, Jens-Martin Kruse e l’Architetto Marco Del Bufalo è stata quella di tributare il più alto onore ai bellissimi mosaici dorati presenti nell’ampia navata centrale, dandogli maggiore risalto e splendore senza però trascurare i mosaici ad essi complementari dalle particolari tonalità di azzurro, che invece si stagliano nelle due navate minori e nel matroneo. Un altro elemento caratterizzante il progetto è il gioco di chiaroscuri: si è volutamente scelto di non illuminare alcune parti in modo da esaltarne gli scorci importanti durante i riti o gli eventi a cui la Chiesa è chiamata a rispondere, in accordo al calendario liturgico luterano. A tal proposito è stata progettata l’illuminazione ‘drammatica’ del pulpito; l’illuminazione d’accento del fonte battesimale; l’illuminazione intensa dell’altare e della croce; l’accento sul Cristo dell’abside; l’accento sugli angeli sul fronte dell’abside; l’illuminazione del rosone nella volta a vela principale e l’illuminazione posta all’imposta degli archi che scandiscono l’architettura della Chiesa.
La soluzione illuminotecnica studiata dall’Architetto Del Bufalo e proposta da Aura Light è stata creata espressamente per realizzare scenari di luce differenti, a seconda delle cerimonie e delle funzioni religiose, capaci di esaltare la sacralità di questa suggestiva Chiesa. In alcuni casi, infatti, è stato necessario creare un’atmosfera più pacata e raccolta, realizzata utilizzando una luce più calda, mentre la trionfale solennità è stata resa con un’illuminazione più decisa e brillante. Il piano di luci completamente rinnovato e a LED, è stato programmato in sinergica osmosi con il calendario liturgico ed i diversi scenari che si avvicendano nel corso dell’anno luterano. Attraverso la luce calda 3000K è così possibile creare quella atmosfera intima e raccolta che contribuisce a esaltare le sfumature dei tasselli di mosaico, carichi di storia e sacralità.
Mentre mediante l’uso di spot LED 3000K e 4000K è stato possibile ottenere un contesto luminoso più importante, mettendo in rilievo la bellezza delle decorazioni della volta e dell’abside. Due della serie di spot dedicati all’area dell’abside, sono invece orientati sull’altare maggiore a sottolineare la presenza della Croce e l’importanza della funzione religiosa. Inoltre per non interferire con l’atmosfera storica e sacrale, si è cercato di nascondere il più possibile le sorgenti luminose, posizionandole sui capitelli all’altezza del matroneo, attraverso un sistema meccanico appositamente studiato per non alterarne la struttura esistente. Fonti di luce nascoste nella navata minore laterale destra dipingono accenti di luce sul simbolo madre del percorso religioso: il fonte battesimale. Sono stati anche posti in opera alla base degli archi, alcuni micro-spots lineari, con tonalità di luce calibrata, destinati ad esaltare le tonalità del blu e della madreperla lavorata, facendo così brillare ulteriormente i mosaici dai motivi geometrici e naturalistici. Infine un’illuminazione puntuale è stata studiata per l’area della cantoria, dove sono collocati il grande organo a canne, e il coro.
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