Il suono, così come la luce, è parte integrante del processo di progettazione di uno spazio.
Il fonoassorbimento è la capacità di un materiale di assorbire l’energia sonora. La fonoassorbenza serve a migliorare l’acustica interna degli ambienti, con lo scopo di ridurre il tempo di riverbero e quindi la risonanza acustica.
Gli uffici non sempre sono luoghi silenziosi e spesso materiali come vetro, cemento, marmo, alluminio, provocano echi e riverberi che possono interferire con lo svolgimento delle diverse attività. Soprattutto negli open space, i suoni si propagano in maniera eccessiva, col risultato che gli impiegati arrivano a fine giornata stressati, distratti e mentalmente affaticati dal frastuono. Ecco anche perché il suono è un parametro di valutazione all’interno della Certificazione WELL. Negli ultimi anni, attraverso studi specifici, è stato possibile definire una correlazione fra rumori e disturbi della salute. Garantire un buon confort acustico significa migliorare il benessere degli abitanti.
Problemi o sfide acustiche differenti richiedono soluzioni differenti. Ad esempio, in una sala riunioni l’acustica dovrà essere mirata ad un tipo di conversazione molto differente dalla hall di un hotel, dove è necessario limitare al minimo il rumore di fondo.
Abbiamo invitato Mauro Pauer, specialista nello sviluppo di prodotti per l’architettura acustica all’interno dell’International Acoustic, ad interviene su soluzioni acustiche dal design funzionale.
Perché è importante la progettazione acustica ambientale?
È possibile rispondere a questa domanda considerando l’evoluzione darwiniana della specie umana ed in particolare del nostro orecchio.
Ancora oggi, quando siamo per esempio a cena in un ristorante, il nostro cervello elabora costantemente i rumori ambientali cercando di estrapolare informazioni di interesse primario e primordiale per un mammifero sociale come l’essere umano: il numero di persone nell’ambiente nella stanza e la loro categorizzazione in base al sesso, sia per fini riproduttivi che come rilevamento di minacce da potenziali antagonisti, l’andamento del tono delle voci in relazione al livello di benessere nell’ambiente, l’arrivo di un pericolo esterno.
Sempre al ristorante, affianco a questo tipo di attività inconscia sia affiancano le altre che vengono realizzate nello stesso momento: seguire un discorso focalizzandosi su chi parla tra i commensali al tavolo, elaborare i dati e rispondere. Tutte queste attività partono da un lavoro del nostro cervello di estrazione di suoni e significati di parole da un unico insieme di rumori presenti nell’ambiente.
Tutti abbiamo provato e proviamo quotidianamente quanto sia più stancante seguire una discussione o concentrarsi su una lettura in un luogo di ampie volumetrie e molti rumori che continuano a riflettersi sulle superfici, piuttosto che in una stanza più piccola e “ovattata”.
Quali sono i principali vantaggi della progettazione acustica di uno spazio?
Oltre che per passare un paio di ore piacevoli al ristorante senza perder voce e udito, il comfort acustico è diventato un elemento di fondamentale importanza anche nella progettazione degli spazi di lavoro. La configurazione degli uffici in openspace ha fatto si che i volumi degli ambienti siano diventati di dimensioni maggiori e di conseguenza con maggiore riverbero, a discapito del comfort acustico.
Dal punto di vista dell’essere umano che lavora in un ambiente acusticamente non corretto si hanno problemi fisici come il danno biologico da esposizione prolungata, come potrebbe succedere a categorie di lavoratori quali i camerieri, gli operatori nei call center e tutte le persone che svolgono lavori di ufficio in openspace di grandi dimensioni, ed altri aspetti psicologici, come la voglia di allontanarsi da un ambiente inospitale.
Dal punto di vista del datore di lavoro, un ambiente acusticamente non corretto comporta l’immediata perdita – fortunatamente momentanea – di almeno il 20% – 30% delle capacità di concentrazione dei propri dipendenti, che si può tradurre nel conto economico come 20% del costo del personale completamente buttato, una follia se ci si ferma a riflettere.
Può illustrarci il ruolo della fonoassorbenza all’interno della Certificazione WELL?
Le dieci categorie nelle quali si divide il protocollo Well sono: Aria, Acqua, Nutrizione, Luce, Movimento, Comfort Termico, Suono, Materiali, Mente, Comunità.
Direi che la materia acustica non può che essere considerata centrale, influenzando direttamente o indirettamente buona parte delle categorie individuate: Suono, Materiali, Mente, Comunità, Movimento, Nutrizione e Luce.
Nella progettazione di un luogo di lavoro, Aura Light Italia propone l’installazione di lampade fonoassorbenti, che nel loro corpo includono materiali e superfici fonoassorbenti, in grado quindi di sottrarre il propagarsi dei suoni e contenere la diffusione del caos acustico.
Il progetto illuminotecnico e l’offerta digitale proposti nel “chiavi in mano” da Aura Light Italia sono pronti per supportare il vostro ufficio ideale.
Download Presentazione L’UFFICIO IDEALE
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